Come il Sistema Sanitario Nazionale (S.S.N.) anche tutte le polizze assicurative di tipo sanitario non prevedono la copertura delle spese per interventi di Chirurgia Plastica Estetica.

La maggior parte di questi contratti, invece, risarcisce completamente gli interventi di Chirurgia Plastica Ricotruttiva. Tra le prestazioni più frequentemente rimborsate abbiamo l’asportazione di tumori cutanei, benigni o maligni (compresa la relativa ricostruzione per mezzo di innesti o lembi), la ricostruzione mammaria dopo mastectomia (in questo caso sono inclusi anche i costi dell’espansore e della protesi mammaria definitva), la correzione chirurgica delle cicatrici del viso o del corpo (purchè conseguenti a eventi successivi alla stipula della polizza), tutte le ricostruzioni conseguenti a traumi (con lo stesso limite evidenziato per le cicatrici), la correzione chirurgica di ginecomastia mono o bilaterale (in questo caso è opportuno allegare alla richiesta una ecografia mammaria ed un esame istologico del pezzo operatorio).

Alcuni fondi assicurativi, come ad esempio il FASI, rimborsano anche le cure chirurgiche per malformazioni congenite del volto, delle mani, dei piedi o della mammella che al contrario sono escluse dalla maggior parte delle altre polizze.

Un discorso a parte merita la correzione chirurgica della deviazione del setto nasale che molte assicurazioni rimborsano soltanto se conseguente ad un trauma documentato (ad esempio radiograficamente). Nel caso il paziente desideri effettuare una contestuale correzione estetica del proprio naso è consigliabile richiedere il nulla osta alla compagnia assicuratrice, precisando che tutte le spese relative a questa parte dell’operazione saranno sostenute direttamente dal paziente.

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