La Chirurgia Plastica Ricostruttiva si ocupa della ricostruzione di deformità dovute a malformazioni congenite (labbro leporino, ipospadia, sindattilia, asimmetria mammaria, etc), a traumi (cicatrici, amputazioni, deformazioni) e ad interventi chirurgici sia per tumore (ad esempio assenza della mammella dopo mastectomia) che per altre malattie (ernie, cicatrici, obesità, etc.). In realtà rientrano in questo campo anche molte altre patologie in grado di creare disturbi o dolori per il paziente, oltre che ovviamente deformazione estetica, come, ad esempio, la cosiddetta gigantomastia ossia la presenza di un seno di grandi dimensioni il cui peso provoca appunto dolori alla colonna vertebrale, parestesie (formicolii) ed irritazioni cutanee.
Un altro capitolo importante della Chirurgia Plastica è rappresentato dalla Chirurgia Plastica Estetica che si differenzia dalla Chirurgia Plastica Ricostruttiva dal punto di vista non tanto del tipo di intervento chirurgico effettuato quanto piuttosto delle indicazioni all’intervento stesso. Infatti, i principi biologici e le tecniche chirurgiche (guarigione di una sutura, attecchimento di un innesto o allestimento di un lembo) sono praticamente gli stessi per la Chirurgia Plastica Estetica e per la Chirurgia Plastica Ricostruttva. Molto diversi sono, invece, gli obbiettivi dell’intervento chirugico che, nel caso della Chirurgia Plastica Estetica, mirano a migliorare una situazione antropomorfica fondamentalmente normale mentre in quello della Chirurgia Plastica Ricostruttiva puntano a ripristinare una “normalità corporea” mai goduta dal paziente per via di una malformazione congenita o andata persa dopo un trauma, un tumore o una malattia.
Così ad esempio un intervento di aumento del volume mammario (“mastoplastica additiva”) può essere un’operazione di Chirurgia Plastica Estetica se ha lo scopo di aumentare le dimensioni di una mammella piccola ma ben conformata (Foto1) oppure un’operazione di Chirurgia Plastica Ricostruttiva se viene effettuato per correggere la mutilazione di una mastectomia (Foto 2). Allo stesso modo un’operazione di riduzione mammaria (“mastoplastica riduttiva”) può essere un intervento di Chirurgia Plastica Estetica se ha il solo scopo di migliorare la forma delle mammelle o di Chirurgia Plastica Ricostruttiva se invece ha la finalità di alleggerire il peso delle mammelle e migliorare la qualità di vita della paziente, eliminando dolori ed altri disturbi funzionali (Foto 3).